NotizieVolto Santo di Lucca, il restauro svela colori perduti e antiche simbologie

Volto Santo di Lucca, il restauro svela colori perduti e antiche simbologie

LUCCA – Il restauro del Volto Santo, uno dei simboli spirituali e artistici più importanti della città di Lucca, entra nella fase conclusiva. A distanza di oltre due anni dall’avvio del cantiere, il Crocifisso ligneo custodito nella Cattedrale di San Martino si prepara a tornare alla devozione popolare il 13 settembre 2025, in occasione della vigilia di Santa Croce. Nel frattempo, emergono straordinarie scoperte che stanno riscrivendo la storia materiale e iconografica dell’opera, grazie all’intervento condotto dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze d’intesa con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per province di Lucca e Massa Carrara.

Restauratrice al lavoro sul Volto Santo di Lucca. Indossa un camice bianco, guanti blu, sulla testa un apposito visore. È chinata sulla superficie di legno scuro del Volto Santo.
Un momento dei restauri del Volto Santo di Lucca

Un intervento conservativo e rivelatore

Il complesso intervento sul Volto Santo – promosso dall’Ente Chiesa Cattedrale e sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca – ha permesso non solo di consolidare le strutture lignee danneggiate della croce e della figura di Cristo, ma anche di restituire leggibilità a colori e dettagli nascosti da secoli di stratificazioni. Attraverso l’inserimento di piccoli tasselli lignei e un nuovo sistema di sostegno non invasivo, è stata garantita la tenuta strutturale dell’opera, preparando il Crocifisso alla sua ricollocazione definitiva.

Colori originali e simboli ritrovati

Uno degli aspetti più affascinanti emersi dal restauro riguarda la cromia originale della croce. Eliminando lo spesso strato scuro superficiale, i restauratori hanno riportato alla luce vivide decorazioni policrome: fasce rosse in cinabro, blu in lapislazzuli e porpora, arricchite da motivi ornamentali bianchi e blu. Questo apparato decorativo, oggi oggetto di approfonditi studi, era stato coperto da successivi strati di azzurrite, conferendo alla croce l’aspetto azzurro visibile nelle raffigurazioni medievali.

Tra le scoperte più significative figurano le lettere greche “Alfa” e “Omega” sul braccio verticale della croce, simbolo di Cristo come principio e fine della storia, visibili sia nella fase antica che in una successiva doratura a foglia d’oro sorprendentemente ben conservata. Anche il nimbo gigliato che circonda il capo del Cristo ha ritrovato un’intensità luminosa, sottolineando la trasformazione teologica della croce da strumento di morte a trono della Grazia.

Restauro del Tempietto: una nuova cornice per il ritorno

Parallelamente al restauro del Volto Santo, proseguono i lavori sul Tempietto marmoreo che ne custodisce la memoria. La pulitura delle superfici ha rivelato frammenti pittorici murali dai colori vivaci, probabilmente appartenenti alla cappella preesistente al rifacimento cinquecentesco voluto da Matteo Civitali. Questi lacerti decorativi, ispirati ai tessuti preziosi dell’epoca, sono oggi oggetto di studio per comprendere meglio le trasformazioni architettoniche e artistiche della cappella nel corso dei secoli.

Completati anche gli interventi conservativi su alcuni arredi sacri, come la colomba e i lampadari in argento, datati 1817, e gli angeli bronzei del Passaglia. Tutti elementi che contribuiranno alla rinnovata solennità del Tempietto in vista del rientro del Crocifisso.

Un’occasione irripetibile per ammirarlo da vicino

In vista della restituzione del Volto Santo al culto, sarà organizzato un momento eccezionale di apertura pubblica. Il laboratorio di restauro verrà riallestito per permettere una visione ravvicinata dell’opera, un evento unico prima della sua ricollocazione definitiva all’interno del Tempietto.

Il restauro del Volto Santo di Lucca non è solo un esempio virtuoso di tutela del patrimonio, ma anche un’occasione per riscoprire il valore teologico e artistico di uno dei Crocifissi più venerati d’Europa. Un percorso che unisce scienza, fede e bellezza, e che culminerà il prossimo 13 settembre con una rinnovata celebrazione collettiva.

Gli aggiornamenti sulle fasi di restauro sono periodicamente disponibili sull’apposito sito web dedicato all’indirizzo https://voltosantolucca.it

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